Il Frontespizio

  1. Etimologia

La parola “frontespizio” deriva dal tardo latino “frontispicium, termine composto da:

  • frons, frontis: che significa “fronte”
  • specere: che significa “guardare”

Letteralmente, quindi, “frontespizio” significa “ciò che sta di fronte e si guarda“. In origine, il termine indicava la facciata di un edificio, in particolare la parte superiore decorata, quella che si “guarda” per prima. successivamente, il significato si è esteso alla prima pagina di un libro o di un documento, che è la “fronte” che si “guarda” per prima e che fornisce le informazioni essenziali sull’opera.

2. Cenni storici

I primi libri stampati (prima del 1500) non avevano un frontespizio vero e proprio. Iniziavano direttamente con il testo, e l’identificazione dell’opera era affidata all’incipit, ossia alle prime parole del testo o al colophon (una nota alla fine del libro con informazioni su autore, addetto alla stampa, luogo e data di pubblicazione). Spesso l’inizio del testo stesso fungeva da titolo. Le prime parole, scritte in modo elaborato e con caratteri più grandi, indicavano al lettore l’opera che stava per leggere. Era un po’ come se il titolo fosse “incorporato” nel testo. L’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutenberg ha avuto un impatto rivoluzionario non solo sulla diffusione della cultura e del sapere, ma anche sull’evoluzione del libro come oggetto fisico. Prima di Gutenberg, i libri erano prodotti a mano dagli amanuensi attraverso un processo lungo e costoso che li rendeva oggetti rari e preziosi, accessibili solo a pochi. La stampa a caratteri mobili ha permesso di produrre libri in modo molto più rapido ed economico, rendendoli disponibili a un pubblico più ampio. Questa “democratizzazione” del libro ha portato a una maggiore attenzione per il suo aspetto estetico. Se prima il libro era soprattutto un veicolo di conoscenza, con la stampa diventa anche un oggetto da ammirare, collezionare e mostrare. I primi frontespizi si ispiravano alle facciate degli edifici, con colonne, archi, timpani e altri elementi architettonici. Questo creava un senso di imponenza e importanza, sottolineando il valore del libro. I frontespizi barocchi si caratterizzano per la ricchezza delle decorazioni, l’uso di elementi architettonici come colonne e timpani, e la presenza di figure allegoriche e mitologiche. I frontespizi rococò sono più leggeri e raffinati, con decorazioni asimmetriche, motivi floreali e figure aggraziate. L’industrializzazione della produzione libraria nell’Ottocento ha avuto un impatto significativo sull’aspetto dei libri e, di conseguenza, sui frontespizi. Le macchine da stampa industriali richiedevano formati standard per ottimizzare la produzione. Questo ha portato a una riduzione della varietà di formati e dimensioni dei libri, con conseguente minore spazio per decorazioni elaborate sui frontespizi. La produzione di massa ha reso i libri più accessibili a un pubblico più ampio, ma ha anche comportato una riduzione dei costi di produzione. Di conseguenza, gli editori hanno iniziato a ridurre gli elementi decorativi sui frontespizi, che erano costosi da realizzare.

3. Il frontespizio della tesi di laurea

In un elaborato di tesi il frontespizio è la pagina che contiene:

  • Nome dell’università: (Es: Università degli Studi di Roma “La Sapienza”)
  • Stemma o logo dell’università: (Spesso presente al centro, in alto)
  • Facoltà: (Es: Facoltà di Ingegneria)
  • Dipartimento: (Es: Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale)
  • Corso di laurea: (Es: Laurea Triennale in Ingegneria Informatica)
  • Titolo della tesi: (Deve essere chiaro, conciso e indicativo del contenuto dell’elaborato)
  • Nome e cognome del candidato: (Es: Mario Rossi)
  • Numero di matricola: (Es: 0102742)
  • Nome e cognome del relatore: (Con eventuale titolo accademico, es: Ch.ssa Prof.ssa)
  • Nome e cognome del correlatore (se presente): (Con eventuale titolo accademico)
  • Anno accademico: (Es: 2023/2024)

4. Dove trovare il frontespizio precompilato

Molti atenei mettono a disposizione dei propri studenti dei modelli di frontespizio precompilati. Per trovarlo è sufficiente accedere al portale studenti del tuo ateneo (solitamente con le tue credenziali di accesso), cercare una sezione dedicata alla segreteria online, ai moduli o ai documenti utili per la laurea. Digitare parole chiave (Es: modulo frontespizio tesi triennale).

5. Il frontespizio ha numerazione?

No, la pagina del frontespizio non è numerata. La numerazione delle pagine serve principalmente ad orientare il lettore all’interno del documento. Il frontespizio, essendo la prima pagina, non ha bisogno di essere “trovato” tramite un numero, per cui il numero di pagina finirebbe per appesantire la sua presentazione. Sebbene non sia numerato visibilmente, il frontespizio occupa comunque la posizione di pagina 1 nella sequenza delle pagine. Questo è importante per la corretta impaginazione e rilegatura del documento.

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